Le spese condominiali sono sicuramente un significativo esborso, ma nessun condomino può sottrarsi al loro pagamento. Proprio per questo motivo, è fondamentale capire di cosa si tratta, a chi spetta effettivamente pagarle, cosa succede in caso di mancato pagamento e tutto quello che occorre sapere in merito.
All’interno di un qualsiasi stabile abitato da condomini, sono presenti alcune parti comuni, come l’androne delle scale, le scale stesse, il tetto, e altre ancora. Le spese condominiali vengono sostenute proprio per la manutenzione di tali parti, e gravano su tutti i condomini che hanno l’obbligo di contribuire. E questo discorso è valido indipendentemente dall’utilizzo che ogni persona ne possa fare o meno.
Per garantire quella che è la contribuzione di ogni condomino, per legge nessuno può rinunciare al proprio diritto sulle parti comuni (art.1118 c.c.). In questo modo rimane per tutti l’obbligo di pagare le spese condominiali necessarie per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle suddette parti. Tale obbligo permane anche se dovesse cambiare la destinazione d’uso dell’appartamento.
Le spese condominiali si distinguono sulla base del tipo di intervento necessario. Proprio per questo motivo esistono spese ordinarie e straordinarie. Le prime includono ad esempio la pulizia delle scale, la riparazione delle serrature, piuttosto che la sostituzione delle lampadine o magari piccole opere di edilizia. Le spese straordinarie invece, sono relative a interventi non prevedibili.
Si tratta di costi da sostenere che fortunatamente sono poco frequenti, come quelli necessari per il rifacimento di una facciata oppure la riparazione della caldaia. Oltre a questo, le spese possono essere generali, quindi uguali per qualsiasi condomino, oppure calcolate sulla base di quote (ripartizione) legate alla misura in cui una determinata parte viene utilizzata.
Le spese condominiali ordinarie sono a carico del proprietario dell’appartamento, piuttosto che del suo inquilino. Quelle straordinarie invece, sono sempre a carico del proprietario. Ma qualcuno può sottrarsi al loro pagamento? Quella delle spese condominiali è una tematica piuttosto complessa, causa di non poche diatribe tra coinquilini, ma nessuno può sottrarsi al loro pagamento.
Chiaramente esistono sempre situazioni “delicate” che andrebbero trattate diversamente dalle altre, e per questo motivo noi di Restart Immobili siamo pronti per aiutare le persone in difficoltà. Questo perché la crisi economica ha prodotto anche un aumento dei casi di morosità. Ma cosa succede se non si pagano le spese condominiali?
Dobbiamo ricordare che in questi casi l’amministratore ha l’obbligo di procedere per riscossione forzosa. Il Codice Civile infatti, stabilisce che coloro che non pagano la loro quota condominiale rischiano, oltre al suddetto decreto ingiuntivo, anche la sospensione dell’utilizzo di quei servizi condominiali che consentono un godimento separato (una piscina piuttosto che un campo da tennis).
Generalmente dopo sei mesi dal distacco l’amministratore procede al distacco dei suddetti servizi. Ciò che più conta però, è che tra le conseguenze dell’azione giudiziale troviamo anche il possibile pignoramento dell’abitazione con la conseguente messa all’asta dello stesso. Questo discorso tra l’altro, è valido anche se la casa è concessa in affitto o in usufrutto.